Sabato, 23 Agosto 2008 00:00

ACQUA NAPOLI DICE: " RIVEDERE LE TARIFFE"

Il consigliere regionale de”‘La Destra”, Michele Napoli, è intervenuto in merito alle decisioni prese dall’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale riguardanti il varo del nuovo sistema tariffario, contestualmente all’approvazione del piano economico e alla riapertura di quelle fontanine che dovessero risultare chiuse, dal momento che a settembre dovranno essere prese decisioni importanti. “Per ogni fontanina collegata alla rete – ha sottolineato Napoli - mantenuta in esercizio per volontà dei Sindaci, sarà attribuito, secondo quanto stabilito un bonus di 120 metri cubi gratuiti ogni anno.

ACQUA NAPOLI DICE: " RIVEDERE LE TARIFFE"

Il consigliere regionale de”‘La Destra”, Michele Napoli, è intervenuto in merito alle decisioni prese dall’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale riguardanti il varo del nuovo sistema tariffario, contestualmente all’approvazione del piano economico e alla riapertura di quelle fontanine che dovessero risultare chiuse, dal momento che a settembre dovranno essere prese decisioni importanti. “Per ogni fontanina collegata alla rete – ha sottolineato Napoli -  mantenuta in esercizio per volontà dei Sindaci, sarà attribuito, secondo quanto stabilito un bonus di 120 metri cubi gratuiti ogni anno. L'eventuale esubero sarà calcolato in base alla tariffa agevolata prevista per i Comuni. E’ stata, altresì, individuata -  fa presente il consigliere - una commissione di Sindaci che lavorerà per l'istruttoria degli atti da approvare nel settembre prossimo. Per quella data, ormai prossima, saranno, infatti, revisionati il regolamento del Servizio Idrico Intergrato, la carta del Sii, la convezione di gestione”. A parere del consigliere Napoli, vi sono una serie di considerazioni da fare: “la prima concerne il fatto che l'assemblea dell'Aato è costituita, secondo quanto previsto dall'articolo 1 dello Statuto, da tutti i Comuni della regione e dalle due Province. La seconda considerazione è che una autorità dovrebbe operare “in piena autonomia di giudizio e di valutazione” essendo preposta alla regolazione e al controllo del settore di competenza. La terza è che il servizio idrico è affidato in concessione a una Spa pubblica i cui azionisti sono gli stessi Comuni facenti parte dell'Aato. Da quanto riportato sopra – ha affermato Napoli - risulta evidente che qualunque decisione sia adottata dall'assemblea dell'Aato potrebbe entrare in conflitto di interessi, in quanto potrebbe determinare un ingiusto profitto a favore degli azionisti ( gli stessi Comuni facenti parte dell'assemblea) del gestore del servizio”. “Per ingiusto profitto – ha specificato il consigliere regionale - non dovrebbe intendersi solo la distribuzione di improbabili utili derivanti dalla gestione economica attuata del concessionario del servizio. Potrebbe, infatti, essere considerato un ingiusto profitto lo sperpero gratuito causato dalla riapertura delle fontanine, peraltro in contrasto con i principi generali che hanno indotto il legislatore a intervenire per la salvaguardia di un bene prezioso, quale l'acqua. Un ulteriore  profitto, nonchè un danno per la collettività in generale, potrebbe essere il riconoscimento di una tariffa agevolata per i Comuni, la quale non induce il fruitore a controllare i consumi e, di conseguenza, conduce ad un uso non indirizzato al risparmio come previsto al comma 3 dell'articolo 1 della legge Galli. Infine, potrebbe essere considerato un ingiusto profitto l'aumento delle tariffe per coprire costi non giustificabili del concessionario del servizio, conseguenti ad una gestione aziendale antieconomica e clientelare”. Napoli ha ricordato, inoltre, che “il presidente dell’Aato, Nardozza, ha affermato che ‘avrebbero preferito non aumentare la tariffa’, ma l'incremento ‘purtroppo è la reale conseguenza dell'aumento generalizzato verificatosi anche in altri settori, quali l'energia’. “Anche in questo caso – ha dichiarato - Napoli – vi sono delle importanti osservazioni da fare: la prima è relativa all'aumento generalizzato verificatosi in altri settori, il quale non è tale da giustificare lo spropositato aumento della tariffa dell'acqua che, secondo quanto riportato dalla stampa, può variare da un minimo del 10 per cento ad un massimo del 17 per cento”.

 

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